PERIMENOPAUSA: SINTOMI E COME AFFRONTARLA AL MEGLIO

Non tutte le donne ne sono consapevoli, ma esiste una fase di transizione tra l’ultima mestruazione “normale” e l’ultima mestruazione della vita. È la perimenopausa (letteralmente in prossimità della menopausa): il periodo in cui l’organismo passa dalla fase fertile alla menopausa.
Cosa succede nel tuo corpo durante la perimenopausa? Quali sono i sintomi, e cosa fare per vivere il più serenamente possibile questa delicata fase di passaggio?
Facciamo chiarezza in questo articolo!

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Non solo estrogeni: i cambiamenti ormonali della perimenopausa

Sappiamo bene che la menopausa ha inizio quando le ovaie smettono di produrre ormoni sessuali (principalmente estrogeni e progesterone) e dunque l’ovulazione e il ciclo mestruale si interrompono. Quello che non tutti sanno, però, è che questa interruzione non avviene improvvisamente, bensì in maniera graduale. E, soprattutto, progesterone ed estrogeni variano in modo diverso.

Il progesterone comincia a diminuire in maniera costante già a partire dai 40 anni o anche prima, mentre gli estrogeni vanno incontro a fluttuazioni e spesso nei primi anni della perimenopausa sono addirittura più alti del normale. Nella perimenopausa possiamo quindi avere sintomi legati sia a una carenza che a un eccesso ormonale, nonché a uno sbilanciamento tra estrogeni e progesterone.

Perimenopausa, i sintomi iniziali

Spesso i primi sintomi della perimenopausa interessano il ciclo mestruale e sono da imputare a una riduzione dei livelli di progesterone. In questa fase iniziale i cicli sono ancora regolari, ma più corti del solito (tipicamente 25 giorni o meno); può comparire spotting (piccole perdite di sangue tra una mestruazione e l’altra) e il flusso mestruale può diventare più abbondante o durare più a lungo.

Allo stesso tempo possono comparire i primi segnali legati a un eccesso di estrogeni e a uno sbilanciamento tra questi e il progesterone:

  • seno che si ingrossa o comincia ad essere dolente
  • peggioramento dei dolori mestruali
  • peggioramento della sindrome premestruale
  • risvegli notturni, accompagnati o meno da vampate e sudorazione
  • comparsa di emicranie, o loro peggioramento in caso se ne soffrisse già
  • sbalzi di umore, irritabilità, ansia
  • aumento di peso apparentemente ingiustificato.

I sintomi emotivi, in particolare, possono essere molto pronunciati e dipendono da uno squilibrio tra l’azione stimolante degli estrogeni e quella calmante del progesterone a livello del sistema nervoso centrale: ecco perché spesso compaiono ansia, disturbi del sonno, nervosismo o anche vere e proprie crisi di rabbia.

Perimenopausa, i sintomi della seconda fase

Man mano che il tempo passa, anche la produzione di estrogeni comincia a diminuire. Si entra allora in una fase successiva in cui i sintomi cambiano:

  • il ciclo mestruale diventa irregolare e poi comincia a “saltare”
  • compaiono i primi segni di secchezza vaginale
  • possono insorgere problemi urinari come cistiti frequenti o incontinenza
  • il desiderio sessuale diminuisce
  • ci si sente spossate, prive di energia e con la mente annebbiata.

Allo stesso tempo molti dei sintomi della prima fase diminuiscono, ma spesso le vampate e l’insonnia al contrario peggiorano.

Poiché, come abbiamo detto, i livelli di estrogeni non si riducono in modo costante ma subiscono fluttuazioni, può esserci una certa sovrapposizione o alternanza tra i sintomi della prima e della seconda fase della perimenopausa. Ma alla fine la carenza di estrogeni prevale. E infine, quando l’attività delle ovaie cessa del tutto e il ciclo mestruale si interrompe definitivamente, si entra in menopausa.

Cosa fare?

Se stai vivendo il delicato passaggio della perimenopausa, essere correttamente informata su quello che accade nel tuo corpo e capire il perché di determinati sintomi è già un primo fattore che può aiutarti a sentirti più serena.

È bene poi sapere che tutti i disturbi della perimenopausa vengono accentuati dallo stress: se ne vivi livelli elevati, questo è il momento giusto per imparare tecniche che ti aiutino a gestirlo, e magari per farti qualche domanda sulle tue priorità e scelte di vita.

In linea generale il modo più produttivo per vivere questo periodo è considerarlo un’occasione per iniziare a prenderti maggior cura di te. Migliorare la tua alimentazione, intraprendere un’attività fisica, concederti tempo per i tuoi interessi, le tue passioni e le tue relazioni più significative sono tutti passi che ti aiuteranno moltissimo a vivere in salute e benessere gli anni successivi, quelli che l’inevitabile processo di invecchiamento può rendere più problematici. Questo è un buon momento per cominciare a investire sul futuro!

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