CATTIVO UMORE, COLPA DEGLI ORMONI?

Spesso viene usata come una scusa, per giustificare un cattivo umore improvviso, ma il fatto che il livello degli ormoni influenzi l’emotività è una pura verità!
Per tutte le donne è cosa molto frequente dovere fare i conti con i propri ormoni, cosa tutt’altro che semplice.
I mutamenti biochimici determinano nell’organismo conseguenze fisiche e psicologiche ben precise: mal di testa, gonfiore, ansia, nervosismo, cattivo umore, fino ad arrivare a stati depressivi veri e propri.
Gli ormoni, insomma, sono davvero importanti per il funzionamento delle cellule nervose, e influiscono sui neurotrasmettitori.
Per capire meglio, bisogna sapere che gli ormoni hanno tre ruoli fondamentali: innanzitutto hanno una funzione nutritiva per le cellule nervose, hanno poi una capacità di riparare eventuali danni cellulari neuronali, dovuti ad esempio all’età o a fattori ambientali (fumo, inquinamento, ecc.); infine regolano i livelli dei neurotrasmettitori, che consentono alle varie parti del corpo di comunicare fra loro. Fluttuazioni importanti dei livelli di ormoni causano quindi, nei soggetti predisposti, grandi fluttuazioni dei neurotrasmettitori che regolano l’umore.

La donna ne risente di più rispetto all’uomo.
Tutto ciò è dovuto alle diverse quantità di ormoni sessuali prodotti nei due sessi dalle ovaie e dai testicoli.
In ogni caso, anche gli uomini non ne sono immuni: gli sbalzi d’umore non sono un processo esclusivamente femminile.
In caso di stress, anche gli uomini possono essere vittime dei loro ormoni.
Depressione, irritabilità, iperemotività, cattivo umore… la “sindrome da uomo irritabile”.
Questi cambiamenti d’umore sono legati alla diminuzione del tasso dell’ormone maschile: il testosterone.

Le tre fasi di maggiore vulnerabilità della vita di una donna, la fase premestruale, il puerperio e la menopausa, sono molto legate a queste variazioni.

CATTIVO UMORE E SINDROME PREMESTRUALE

Le prime due settimane del ciclo mestruale sono caratterizzate dall’azione degli estrogeni e in questi giorni normalmente la donna è più tranquilla e rilassata. Nelle due settimane successive, entra in gioco il progesterone e la donna può manifestare una serie di disagi definiti appunto Sindrome Premestruale, cioè quell’insieme variegato di sbalzi d’umore, mal di testa, tensione al seno, stanchezza e via dicendo che si verifica nei giorni che precedono l’arrivo delle mestruazioni.
Non tutte le donne soffrono questa condizione, ma quando i sintomi si fanno sentire tanto da influenzare il normale svolgimento della vita quotidiana, è bene non sottovalutare il problema.

In queste circostanze, può essere molto utile un maggiore apporto di Magnesio che va ad agire sulla modulazione della irritabilità e come regolatore dell’attività muscolare delle fibre dell’utero, riducendone la contrazione e quindi limitandone l’intensità.