ZUCCHERI E CANCRO

È ben noto l’impatto che gli zuccheri hanno sul metabolismo e sull’apparato cardiocircolatorio: un loro consumo eccessivo, infatti, aumenta non solo il rischio di sovrappeso e obesità, ma anche quello di sviluppare diabete di tipo 2, pressione alta e malattie cardiovascolari (infarto, ictus, ecc). Per questi motivi l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di limitare l’apporto di zuccheri a non più del 10% delle calorie giornaliere, ma avverte che una ulteriore riduzione a meno del 5% è ancora più salutare; considerando una persona adulta moderatamente attiva, che consuma 2300 kcal al giorno, lo zucchero dovrebbe quindi coprire non più di 230 kcal (equivalenti a 60 g di zucchero, cioè 10 cucchiaini), ma idealmente meno di 115 kcal (equivalenti a 30 g di zucchero, cioè 5 cucchiaini). Queste quantità includono tutti gli zuccheri aggiunti: quello che mettiamo nel caffè, ma anche quelli già presenti in biscotti, dessert, bibite, piatti pronti, e anche il miele; sono esclusi solo gli zuccheri naturalmente presenti nella frutta e nel latte.

Se l’effetto degli zuccheri sul metabolismo e sul rischio cardiovascolare è ben noto, meno conosciuta e studiata è la relazione tra zuccheri e cancro. In luglio 2019 è stato pubblicato uno studio francese che ha analizzato proprio questo aspetto .
Sono state seguite per 9 anni più di 100.000 persone adulte, registrandone abitudini alimentari (in particolare lo studio si è focalizzato sul consumo di bevande zuccherate, compresi i succhi di frutta) e incidenza di tumori.
I risultati?
Per ogni 100 ml di bevande zuccherate consumate al giorno, il rischio di cancro aumenta del 18%! Il tumore più sensibile sembra quello al seno, con un aumento del 22%.

Ma in che modo le bevande zuccherate aumentano il rischio di tumori?
Anzitutto gli autori chiariscono che è il responsabile è lo zucchero, e non altri ingredienti. Una prima ragione può essere che gli zuccheri inducono obesità, e l’obesità è di per sé un fattore di rischio per lo sviluppo del cancro. Ma nemmeno le persone normopeso dovrebbero stare tranquille: infatti oltre all’obesità un altro fattore chiave è la quantità di grasso addominale, che il consumo di zuccheri tende a incrementare anche nei soggetti normopeso. Infine un ulteriore meccanismo potrebbe essere collegato all’elevato indice glicemico delle bevande zuccherate, i cui zuccheri vengono assorbiti molto velocemente e di conseguenza creano un rapido aumento della glicemia. Una dieta ad elevato indice glicemico può infatti causare iperinsulinemia (una eccessiva produzione di insulina) e aumentare lo stato di infiammazione generale dell’organismo, entrambe situazioni che favoriscono lo sviluppo dei tumori.

Per trasferire tutto questo nella pratica abbiamo compilato un elenco del contenuto di zuccheri di alcune bevande molto note.
Tutti i valori si riferiscono a un bicchiere da 250 ml, e abbiamo considerato che un cucchiaino di zucchero equivalga a 6 g.

Coca-Cola classica – 27 g – 4,5 cucchiaini
Fanta classica – 30 g – 5 cucchiaini
Sprite – 4,8 g – 0,8 cucchiaini
Lemonsoda – 32,5 g – 5,4 cucchiaini
Red Bull – 25 g – 4,2 cucchiaini
Estathé – 27, 2 g – 4,5 cucchiaini
Nestea – 22,7 g – 3,8 cucchiaini
Zuegg succo e polpa di pera – 30 g – 5 cucchiaini
Yoga Optimum succo all’arancia rossa – 28,7 g – 4,8 cucchiaini

Seguendo le raccomandazioni dell’OMS, con un bicchiere di Fanta o di succo di pera abbiamo raggiunto in un sol colpo la quantità di zucchero giornaliera consigliata: per quel giorno quindi niente brioches, torte, biscotti, gelati, né nessun altro alimento zuccherato!

A questo punto il modo migliore di comportarsi è evidente: evitiamo le bevande zuccherate, compresi i succhi di frutta, e beviamo acqua e tè/tisane non zuccherati. Estratti e centrifugati fatti in casa sono sicuramente meglio dei succhi di frutta industriali, ma bisogna tenere presente che sono comunque bevande ad elevato indice glicemico: contengono tutti gli zuccheri della frutta senza contenerne le fibre (che abbassano l’indice glicemico).
Un centrifugato di frutta e ortaggi contiene meno zuccheri rispetto a uno di sola frutta ed è quindi da preferire; ma la cosa migliore è mangiare frutta e verdura intere.

Non solo le bevande zuccherate sono da limitare, naturalmente, ma il consumo di zuccheri in generale: una piccola accortezza che può avere grandi ripercussioni sulla nostra salute.

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