FOBIE E PAURA, COME SUPERARLE

LA PAURA PUO’ ESSERE POSITIVA
La paura è una vero e proprio meccanismo di difesa.
Fin da piccoli ci preserva da situazioni potenzialmente pericolose, ponendoci in uno stato di allerta e spingendoci ad affrontarle con cautela.
Inoltre la paura può essere utilizzata come spinta all’azione, come tensione positiva verso il risultato. La paura di fallire, ad esempio, può spingerci ad impegnarci per portare a termine nel migliore dei modi un incarico.

MA SE DIVENTA FOBIA?
Quando la paura si estremizza fino a trasformarsi in fobia può divenire limitante, privandoci della capacità di prendere decisioni e mettendoci in balia della sorte, degli eventi e soprattutto delle decisioni altrui.
La fobia è una paura estrema, irrazionale e sproporzionata, per qualcosa che non rappresenta una reale minaccia e con cui gli altri si confrontano senza particolari tormenti psicologici. Chi ne soffre, infatti, è sopraffatto dal terrore di fronte alla prospettiva di compiere un’azione che lascia indifferenti la maggior parte delle persone. Le persone che soffrono di queste fobie si rendono perfettamente conto dell’irrazionalità di certe reazioni emotive, ma non possono controllarle.

La fobia produce ansia e si esprime con sintomi fisiologici come tachicardia, disturbi gastrici e urinari, nausea, diarrea, senso di soffocamento, rossore, sudorazione eccessiva, tremito e spossatezza.
Si sta male e si desidera una cosa sola: fuggire!

Il problema è che la tendenza ad evitare tutte le situazioni o condizioni che possono essere associate alla propria paura, sebbene riduca sul momento i suoi effetti, in realtà non fa altro che aggravare il problema: ogni evitamento, infatti, conferma la pericolosità della situazione evitata e porta all’evitamento successivo; ogni rinuncia, insomma, rinforza negativamente la paura.

La gravità di queste paure può avere diversa intensità a seconda del soggetto e può arrivare fino al punto di interferire significativamente con la normale routine dell’individuo, con le attività o le relazioni sociali. Il disagio diviene sempre più limitante.

Le fobie specifiche più comuni sono:
– Fobie per gli animali: hanno generalmente origine nella prima infanzia e possono
derivare da esperienze vissute direttamente dal bambino o da racconti degli adulti.
– Fobie per il sangue, gli aghi: insieme alla paura dei medici, al malessere provocato
dall’odore dei medicinali, hanno a che fare con la paura delle malattie.
– Acrofobia: è la paura delle altezze, implica il provare forte disagio quando si
guarda giù da luoghi alti. In genere è accompagnata dal timore di poter perdere
l’equilibrio e cadere nel vuoto.
– Fobie di fenomeni naturali: quali la paura dei temporali, del vento, dell’acqua.
– Claustrofobia: Paura di spazi chiusi.

La persona che soffre di una fobia specifica , reagisce quasi sempre con una risposta ansiosa di fronte allo stimolo fobico. Questa risposta ansiosa a volte può prendere anche la forma di attacco di panico. A questo punto è bene allora intervenire per limitare il problema.

COME SUPERARE IL PROBLEMA?

La Terapia Cognitivo Comportamentale è riconosciuta come l’intervento d’elezione per i problemi d’ansia. Il suo scopo è modificare la relazione esistente tra una determinata situazione e la reazione d’ansia che l’individuo presenta in risposta a tale situazione, che è responsabile del disagio psicologico.
Le tecniche impiegate nella TCC insegnano alla persona ad apprendere nuovi modi di pensare e agire, in modo da rendere la reazione dell’individuo più flessibile.

Anche la P.N.L. è un ottimo strumento per riuscire in poco tempo a superare le proprie paure e fobie. Con poche sedute il problema viene affrontato ed eliminato!

Niente paura allora! Non si deve permettere ad una fobia irrazionale di condizionare le nostre giornate ed il nostro vivere!

In ogni caso, quando il problema è limitante è sempre bene rivolgersi a persone esperte!

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